Vedere
su carta la fedele trasposizione di dieci anni di attività de “L’Orfeo” -
“L’Orfeo Ensemble” di Spoleto produce un’impressione sospesa tra
sorpresa e soddisfazione: sorpresa perché pur conoscendo e seguendo le
iniziative della giovane Associazione spoletina si resta quasi interdetti dalla
gran mole di lavoro compiuto, soddisfazione perché si constata la capacità di
aver messo insieme passione per la musica, tensione pedagogica, attenzione alla
sua conoscenza, comunicazione, esecuzione. Viene così da dire che
“L’Orfeo” prende sul serio la musica e se ne fa cura. È cosa rara saper
offrire alla comunità regionale e, in modo particolare alla città di Spoleto,
il talento artistico coniugato con altrettanto talento organizzativo, che si
sono tradotti in 161 concerti, 64 esibizioni concertistiche in Italia, quattro compact
disc, quattro importanti strumenti musicali recuperati e restaurati, due convegni
musicologici internazionali, tre seminari musicologici intensivi, cinque cicli
di conferenze, cinque fra seminari, corsi e masterclass e via enumerando. Si resta,
come dicevo, sorpresi e soddisfatti e ci si augura che il decennale rappresenti
non solo un’occasione celebrativa delle attività trascorse e il volume uno
strumento conoscitivo per esperti o semplici fruitori di musica, ma anche la
comunicazione di una voglia di dare nuove sorprese e rinnovate soddisfazioni.
Alla luce dei
fatti si constata con grande piacere che gli obiettivi previsti dallo Statuto
dell’Associazione – contribuire alla promozione ed alla diffusione della
cultura musicale e della musica d’ogni epoca e d’ogni genere, comprese le
forme più varie di spettacolo e teatro musicale; contribuire alla ricerca
musicologica e tecnologica finalizzata ai suoni ed alla musica; contribuire alla
salvaguardia ed alla conservazione dei beni musicali – sono stati raggiunti in
quanto hanno costituito il riferimento costante e coerente delle azioni e
iniziative intraprese nel corso degli anni: i diversi generi musicali sono stati
eseguiti, le diverse competenze e discipline musicali studiate e insegnate, i
beni musicali restaurati, la musica nella sua dimensione più pura e nelle
infinite combinazioni compositive promossa e diffusa. Impegno pratico e impegno
scientifico si sono effettivamente fusi in una sintesi ammirevole, integrando e
stimolando allo stesso tempo competenze e talenti giovanili.
L’Umbria è
una regione ricca di offerta culturale nei suoi vari generi e in tutto il
territorio, e nel ruolo che ricopro di assessore regionale ho modo di entrare in
contatto e conoscere da vicino diverse iniziative di sicuro valore e rilevanza:
ebbene, l’attività de “L’Orfeo”- “L’Orfeo Ensemble” riesce a
configurarsi come esperienza originale in quanto non solo promuove la musica
nelle sue dimensioni di spazio e tempo, ma mette in relazione musicisti,
studiosi, cultori della materia, cittadini comuni, culture musicali e culture
antropologiche. Ha costituito e costituisce insomma un fermento non solo per
l’ambiente musicologico regionale e nazionale, ma per l’allargamento e
l’approfondimento della cultura di base della gente umbra, spoletina in
particolare, che sempre più dovrà essere consapevole che l’esperienza della
musica non è un segmento isolabile e circoscritto ma una componente essenziale
della cultura dell’uomo contemporaneo, così come lo fu in origine e come per
tanti secoli è stato.
Esprimo il
mio sincero ringraziamento a Fabrizio Ammetto e a Gioia Filocamo per questo
volume sui dieci anni di attività de “L’Orfeo” - “L’Orfeo
Ensemble”, ma soprattutto per essere stati gli animatori e i punti preziosi di
riferimento per una nuova, innovativa, importante iniziativa culturale di cui si
è arricchita la nostra Regione.